I dati che seguono si riferiscono alla XVI Legislatura.
Innanzi tutto: quale percentuale di Deputati e Senatori continua, nonostante le pressioni dei cittadini, a ricoprire un doppio incarico? come si vede dalle figure qui a lato, il fenomeno è uniformemente diffuso sia alla Camera che al Senato, dove circa il 10% degli eletti ha sulle spalle un'altra carica elettiva o di nomina politica. Precisamente, 66 deputati su 630 e 34 senatori su 315.
Il secondo aspetto che vogliamo analizzare è l'appartenenza partitica di questi doppiogiochisti: di quale schieramento, di quale partito fanno parte?
Anche qui si puo' notare che, di fatto, non esistono zone franche: tenuto conto delle consistenze numeriche dei vari gruppi, la pratica del doppio incarico è distribuita ancora piu' o meno uniformemente, come si vede dai due grafici a lato, con qualche picco qua e là.
Alla Camera, la Lega Nord è quella un po' piu' compromessa, con 21 Deputati "doppi" su un totale di 58 (36%), l'UDC al secondo posto, con un bel 24% (9 su 37), mentre il PDL segue con 20 su un totale di 206 Deputati (quasi il 10%). Gli altri, soprattutto i partiti che erano all'opposizione col governo precedente (quindi parte della minoranza), sono su percentuali minori (PD al 4%, IDV al 5%, ecc.).
Come si vede, percio', il fenomeno colpisce un po' tutti, non c'è un'area esente, anche se le dimensioni sono diverse: i partiti che hanno vinto le elezioni (la Lega al nord, il PDL di piu' al sud) hanno spinto i loro candidati anche per i doppi incarichi; chi ha vinto di meno (PD, UDC, IDV, ...) sono stati meno esposti alla tentazione e quindi si sono un po' salvati. In ogni caso, è evidente che nessuno ha chiaramente messo dei paletti per evitare che i propri eletti occupassero piu' di una carica elettiva: è proprio un malcostume che accomuna tutti, quando ne hanno l'occasione.
Un ultimo dato ci fa vedere quali sono i ruoli maggiormente ambiti dai doppiogiochisti. Nel grafico qui sotto si vede che la carica di consigliere comunale è la piu' diffusa: si mette in lista la personalità, l'onorevole, per attirare voti. Spesso alcuni di questi "consiglieri" sono semplicemente "sindaci mancati": erano candidati a sindaco, ma hanno perso e sono diventati semplici consiglieri. Molto spesso, comunque, si tratta di comuni piccoli, inferiori ai 20.000 abitanti (per i quali la legge prevede l'incompatibilità).
Non mancano comunque anche ruoli molto piu' impegnativi, come sindaci, assessori (sia comunali che provinciali) e presidenti di provincia: ben 9 stanno ricoprendo quest'ultimo incarico, anche se dichiarato incompatibile da una sentenza della Corte Costituzionale, piu' di un anno fa (di questo ci occuperemo piu' dettagliatamente in un prossimo post).
Per ora, ne sappiamo abbastanza: continuate a scrivere ai vostri politici super-occupati, vediamo se troveranno il tempo per rispondervi.
E naturalmente, teneteci informati degli sviluppi.
Oggi ho saputo che Napolitano ha provveduto al.. per così dire.. recupero inflattivo, provvedendo all'aumento del proprio stipendio nella misura di 8.835 euro l'anno.
RispondiEliminaUn capo,a qualsiasi livello, in tutti gli ambiti ,per essere autorevole, per ottenere la considerazione, il rispetto ,la stima della collettività dovrebbe dare il buon esempio. Tale comportamento, al contrario, mostra quanto manchi la considerazione della realtà del paese.L'aspetto insopportabile è al contrario lo spregio dei sacrifici richiesti ai cittadini.....Scusate non c'entra con i doppi incarichi, ma l'etica è la stessa.