
Perché se "partito" contiene nella sua stessa etimologia il concetto di "parte", le istituzioni, soprattutto nei loro ruoli esecutivi, devono essere intrinsecamente "di tutti", devono tendere al "bene comune", concetto difficilmente comprensibile e, tanto piú, irrealizzabile quando vengono invece ricoperti da un rappresentante di alto livello di "una parte".
Non dare più per scontato, come accade ora, che ogni ruolo di alto livello, nel governo di una nazione, o di una regione, o anche di una cittá, spetti automaticamente, o addirittura per Statuto, come avviene in alcuni casi, é il primo passo per tendere a quel rinnovamento della Politica ed al ridimensionamento dello strapotere dei partiti che solo potrá ricostruire i corretti rapporti ed una sana e giusta dialettica tra cittadini ed istituzioni, tra elettori e mondo della politica.
Mi auguro vivamente che l'appello di Barca non cada inascoltato, ma trovi numerosi e autorevoli sostenitori, soprattutto tra le giovani leve che si stanno proponendo come rottamatori di una generazione di politicanti che ha visibilmente fallito, dimostrando maggior attaccamento alle poltrone, spesso doppie, piuttosto che al bene del Paese che fino ad oggi hanno governato.
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